SAIPEM: risultati del terzo trimestre e dei nove mesi 2020

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In uno scenario che risulta ancora particolarmente complesso a causa della pandemia, i ricavi e il margine EBITDA adjusted, in tendenziale miglioramento nel terzo trimestre, e la prosecuzione delle attività sui progetti dimostrano la resilienza della società al contesto. La struttura finanziaria si conferma robusta ed equilibrata, con liquidità in aumento rispetto a fine giugno. Il solido portafoglio ordini di oltre 24 miliardi di euro, rafforzato da recenti iniziative di de-risking concordate con i clienti, consente un buon livello di visibilità oltre il 2020. In crescita consistente le opportunità commerciali.

 

Covid-19
Saipem ha confermato in questi difficili mesi di avere una organizzazione adeguatamente strutturata per gestire l’attuale situazione emergenziale, coordinando oltre 50 presidi e adottando adeguati protocolli sanitari, estendendo il programma di lavoro da remoto a tutti i dipendenti, dialogando con clienti e fornitori per assicurare il prosieguo delle attività dei progetti, pur nei limiti imposti dal distanziamento sociale e dalle restrizioni alla mobilità. Garantire la salute delle persone rimane la nostra priorità massima.
Nel corso del terzo trimestre si è registrato un aumento dei costi direttamente imputabili al Covid-19 che nei nove mesi ammontano a circa 99 milioni di euro connessi, tra l’altro, all’acquisto di dispositivi e apparecchiature di protezione individuale aggiuntive rispetto ai requisiti standard, alla sanificazione delle aree di lavoro, ai costi specifici di stand-by connessi alla sospensione di attività operative da parte delle autorità, di organizzazione voli charter per il rimpatrio del personale e la gestione delle turnazioni. A fronte di una popolazione di circa 34.000 dipendenti, la percentuale di persone Saipem ad oggi risultate positive al Covid-19 è stata complessivamente intorno al 5%, il 9% dei quali ancora contagiata e sotto costante monitoraggio da parte dell’azienda.
Highlights
- Solido e diversificato portafoglio ordini di oltre 24 miliardi di euro (oltre 70% della porzione E&C non legato al petrolio), rafforzato grazie ad un efficace dialogo con alcuni clienti ed alla riprogrammazione di attività di progetto
- Le acquisizioni nei primi nove mesi sono pari a 5,3 miliardi di euro (90% non legato al petrolio), sostanzialmente pari al volume dei ricavi registrati nel periodo
- I risultati economico-finanziari del terzo trimestre evidenziano il recupero complessivo di ricavi e margini rispetto al secondo trimestre, in particolare nell’E&C onshore
- I ricavi dei primi nove mesi ammontano a circa 5,4 miliardi di euro con un margine EBITDA adjusted superiore al 9%
- Confermate le iniziative di efficienza avviate a valle della pandemia sulla struttura dei costi nel 2020, oltre alla riprogrammazione di investimenti tecnici, previsti nell’anno in corso sotto i 400 milioni di euro
- Robusta ed equilibrata struttura finanziaria con liquidità in crescita, rispetto a fine giugno, che si attesta a oltre 2 miliardi di euro. Nessuna significativa scadenza del debito prima del 2022 e durata media oltre 3 anni
- Aggiornamento dei financial covenants con ulteriore miglioramento della flessibilità finanziaria
- Limitato incremento dell’indebitamento finanziario netto ante IFRS 16 a circa 970 milioni di euro nel terzo trimestre, con una buona dinamica del capitale circolante
- In miglioramento, seppur su un più esteso arco temporale, le future opportunità commerciali.

L’amministratore delegato, Stefano Cao, ha commentato:
“In un contesto economico generale ancora fortemente condizionato dall’emergenza pandemica, Saipem ha assicurato ai propri clienti la sostanziale continuità delle attività operative in tutti i cantieri progettuali nella massima attenzione alla salute delle persone e nel rispetto delle regole sanitarie imposte a livello mondiale. La performance operativa del terzo trimestre, in miglioramento rispetto al precedente, dimostra la capacità di reazione e adattamento dell’azienda. Il cospicuo e diversificato backlog e la consistente liquidità rappresentano un affidabile ancoraggio per consentirci di essere protagonisti nei nuovi settori di mercato aperti dalla rivoluzione verde e dalla digitalizzazione quali la decarbonizzazione, i sistemi integrati di produzione di energia e le infrastrutture per la mobilità sostenibile già oggetto, peraltro, delle nostre proposte progettuali presentate a livello nazionale nell’ambito della strategia dell’European Green Deal.”

 

San Donato Milanese, 28 ottobre 2020 - Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA, presieduto da Francesco Caio, ha ieri approvato il resoconto intermedio di gestione del Gruppo al 30 settembre 2020.

 

Risultati dei primi nove mesi del 2020:

- Ricavi: 5.380 milioni di euro (6.748 milioni di euro nei primi nove mesi del 2019), di cui 1.705 milioni nel terzo trimestre

- EBITDA: 353 milioni di euro (866 milioni di euro nei primi nove mesi del 2019), di cui 82 milioni nel terzo trimestre

- EBITDA adjusted: 491 milioni di euro (899 milioni di euro nei primi nove mesi del 2019), di cui 136 milioni nel terzo trimestre

- Risultato operativo (EBIT): perdita di 772 milioni di euro (utile di 402 milioni di euro nei primi nove mesi del 2019), di cui perdita di 61 milioni nel terzo trimestre

- Risultato operativo (EBIT) adjusted: 34 milioni di euro (449 milioni di euro nei primi nove mesi del 2019), di cui perdita di 8 milioni nel terzo trimestre

- Risultato netto: perdita di 1.016 milioni di euro (utile di 44 milioni di euro nei primi nove mesi del 2019), perdita di 131 milioni nel terzo trimestre

- Risultato netto adjusted: perdita di 210 milioni di euro (utile di 91 milioni di euro nei primi nove mesi del 2019), di cui perdita di 78 milioni nel terzo trimestre

- Special Items: svalutazioni e oneri per 806 milioni di euro (svalutazioni e oneri da riorganizzazione per 47 milioni di euro nei primi nove mesi del 2019), di cui 53 milioni nel terzo trimestre

- Investimenti tecnici: 242 milioni di euro (229 milioni di euro nei primi nove mesi del 2019), di cui 47 milioni nel terzo trimestre

- Indebitamento finanziario netto comprensivo di lease liability IFRS 16 al 30 settembre 2020: 1.399 milioni di euro (1.082 milioni di euro al 31 dicembre 2019)

- Indebitamento finanziario netto ante IFRS 16 al 30 settembre 2020: 973 milioni di euro (472 milioni di euro al 31 dicembre 2019)

- Acquisizione nuovi ordini: 5.335 milioni di euro (13.943 milioni di euro nei primi nove mesi del 2019)

- Portafoglio ordini residuo: 21.038 milioni di euro (21.153 milioni di euro al 31 dicembre 2019) che aumenta a 24.187 milioni di euro includendo il portafoglio ordini delle società non consolidate (24.778 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

 

Scenario di business 2020

Pur essendo l’anno in corso ancora fortemente condizionato dagli impatti dell’epidemia da Covid-19 sui mercati di riferimento, si prevedono per il secondo semestre volumi di ricavi ed EBITDA adjusted sostanzialmente in linea con il primo semestre. In tale contesto, sono confermate le iniziative di efficienza sui costi di struttura ed operativi del 2020. La riprogrammazione di investimenti tecnici consente il contenimento della relativa spesa sotto i 400 milioni di euro. In una prospettiva di più lungo termine, il portafoglio ordini rafforzato e diversificato assicura un buon livello di visibilità oltre l’anno in corso. Questo scenario di business non tiene in considerazione un ulteriore e possibile deterioramento del contesto a causa dell’intensificarsi dell’epidemia da Covid–19.

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