In Italia il 62,81 per cento del prezzo al consumo,sono tasse

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Roma, 7 dicembre 2014 – Assopetroli-Assoenergia, con la collaborazione di Figisc Anisa Confcommercio, prosegue il monitoraggio “SIA – Stacco Italia Accise” (Accise e Iva) e rende noti i dati della rilevazione prezzi del differenziale sul costo dei carburanti al consumo tra Italia e resto d’Europa (Europa a 28) e ne promuove la più ampia diffusione al fine di generare, nelle Istituzioni pubbliche e nei consumatori, una maggiore consapevolezza “dell’anomalia italiana” rappresentata da un carico fiscale eccessivo sui carburanti che è stato in media nel mese di NOVEMBRE il 62,81% del prezzo al consumo (benzina verde).
Il dato che colpisce è che nel solo differenziale il 95,33% per la benzina e il 101,27% per il gasolio sono tasse.
A NOVEMBRE il consumatore italiano ha pagato in media la benzina 25,7 € cent/litro e il gasolio 23,5 € cent/litro, in più che nel resto d’Europa!
Sulla base dei dati forniti dalla Commissione Europea e dal MISE, nel mese appena concluso, la media aritmetica del prezzo al consumo praticato nei 28 Paesi UE pone in risalto che:
Benzina, il prezzo italiano è più alto di 25,7 €cent/litro, di cui ben 24,5 sono dovuti alle maggiori imposte (Accise e IVA) e solo 1,2 ad un maggiore prezzo industriale;
Gasolio, il prezzo italiano è più alto di 23,5 €cent/litro, di cui ben 23,8 sono dovuti alle maggiori imposte (Accise e IVA) mentre il prezzo industriale è addirittura inferiore di 0,3 cent/litro.

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