CONFITARMA – International Day for Women in Maritime

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Mattioli: creare un settore più diversificato ed equilibrato dal punto di vista del genere  

Amoretti: la diversificazione contribuisce a rendere l’industria marittima più forte, più  attraente, competitiva, prospera e socialmente sostenibile  

“L’approccio strategico dell’IMO per rafforzare il contributo delle donne alle carriere marittime e l’istituzione  della Giornata internazionale per le donne del mare offrono l’opportunità di aumentare la consapevolezza  dell’importanza dell’uguaglianza di genere e di evidenziare il contributo delle donne al settore marittimo  delineando la via da seguire per aumentare sostanzialmente il numero di donne nelle professioni del settore  marittimo”, afferma Mario Mattioli Presidente di Confitarma.

“Mi fa piacere ricordare i passi avanti di Confitarma: nel 2000 non vi era nessuna donna nel Consiglio  Generale, oggi oltre a Mariella Amoretti, Vicepresidente della nostra Associazione, vi sono le Consigliere  Federica Barbaro (presidente del GT Trasporti e logistica internazionali, regolamentazioni e organismi  internazionali e sicurezza), Alessandra Grimaldi e Valeria Novella (Vice presidenti del GT Trasporti e  logistica corto raggio e autostrade del mare) e Barbara Visentini che coadiuva il Vicepresidente Maltese per  il marketing associativo). Anche i Giovani Armatori hanno ed hanno avuto esponenti femminili nel loro  Consiglio Direttivo: Valeria Novella, che dal 2010 al 2013 è stata la prima donna Presidente del Gruppo, e  Marialaura Dell’Abate che da due mandati ricopre l’incarico di Vicepresidente.

Molto è cambiato nell’industria marittima nell’ultimo decennio. Lo shipping sta attraversando un periodo di  transizione in quanto abbraccia nuove tecnologie, si modernizza e si muove verso un futuro più sostenibile. Il  trasporto marittimo – conclude Mattioli – si sta attivando per correggere il suo storico squilibrio di genere e  creare un settore più diversificato ed equilibrato dal punto di vista del genere”.

“All’inizio della mia carriera – afferma Mariella Amoretti, Vicepresidente Confitarma – c’erano pochissime  donne che lavoravano nel settore dello shipping. La vera novità è che, non solo è aumentata la presenza  femminile in questo settore, ma finalmente vengono riconosciuti il loro ruolo, il loro valore e le loro capacità.  In particolare, negli ultimi anni, caratterizzati dalla pandemia da Covid 19, è emerso chiaramente che le donne  sono tra i leader che contribuiscono quotidianamente al funzionamento del commercio globale e che svolgono  una funzione cruciale nel plasmare un futuro paritario di ripresa e prosperità. Anche in un mondo molto  maschile, quale è quello dello shipping, è possibile dimostrare che la leadership al femminile è vincente”.

Secondo il rapporto Seafarer Workforce 2021, realizzato da BIMCO e ICS-International Chamber of Shipping,  il numero di donne che prestano servizio come a bordo delle navi dal 2015 è aumentato del 45,8%, Tuttavia  nonostante questi progressi eccellenti, le donne rappresentano ancora meno del 2% della forza lavoro marittima  globale, di cui il 94% impiegate nel settore crociere.

“Per incoraggiare più donne a prendere in considerazione una carriera in mare, è essenziale che l’industria  comprenda le sfide che le donne affrontano quando lavorano in mare in modo che possano essere prese le  misure necessarie per assicurarsi che l’ambiente a bordo sia giusto, in modo che le donne siano sicure e felici  sul lavoro – prosegue Mariella Amoretti – Confitarma quale membro dell’ECSA, è concretamente impegnata  a lavorare per migliorare la partecipazione delle donne nello shipping nella convinzione che maggiore  diversificazione contribuisce a rendere l’industria marittima più forte, più attraente, competitiva, prospera e  socialmente sostenibile. A tal fine è importante sviluppare il maggiore utilizzo della digitalizzazione da cui  potrebbe scaturire la creazione di nuovi posti di lavoro con il coinvolgimento di un maggior numero di donne  sia a terra che in mare.

“Promuovere l’inclusione delle donne nel settore e migliorare la qualità della loro formazione finalizzata a  fornire conoscenze funzionali agli effettivi bisogni delle imprese e in linea con le evoluzioni normative, è  fondamentale per costruire il futuro del Paese. Solo puntando sulle competenze e le eccellenze femminili nel  settore potremo finalmente risvegliare la cultura marittima in Italia”.

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