Il vicepresidente Šefčovič in Azerbaijan parteciperà al Consiglio consultivo del corridoio meridionale del gas

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Forse, con questa riunione del Consiglio consultivo,gia’ preventivata da tempo si sapra’ se la piccola Azebairgian, riuscira’ a raddrizzare la pericolosa situazione che si e’ creata in Turchia con la piattaforma petrolifera Saipem 12000. Seppur piccolo, l’Azerbaigian, ha la possibilita’ di bloccare la costruzione dell’oleodotto che dovrebbere portare dalle acque del mare Caspio un fiume di greggio e gas che appartengono ai Paesi che si sono riuniti quest’oggi. ”Non rispetti la parola,gli accordi internazionali e danni enormi ai tuoi attuali soci.Bene, anche io ti nego la costruzione  dell’accesso dell’oleodotto sul tuo territorio.Rimarremo a secco tutti quanti.”

 

Baku, 14 febbraio 2018 – Il vicepresidente per l’Unione dell’energia Maroš Šefčovič arriva a Baku, in Azerbaigian, più tardi oggi, per partecipare alla quarta riunione del Consiglio consultivo del corridoio meridionale del gas. Il Consiglio riunisce tutti i principali attori coinvolti nel Southern Gas Corridor, un’iniziativa strategica che mira a portare le risorse di gas del Mar Caspio, dell’Asia centrale, del Medio Oriente e del Mar Nero ai mercati europei. L’incontro è cruciale per razionalizzare lo sviluppo e l’attuazione del corridoio riunendo tutti i paesi e le parti interessate coinvolti. Parteciperanno anche i ministri dell’Albania, della Bosnia ed Erzegovina, della Bulgaria, della Croazia, della Georgia, della Grecia, dell’Italia, del Montenegro, della Serbia e della Turchia, mentre gli inviti saranno estesi ai ministri dell’Energia degli Stati membri dell’UE, dei paesi partner e delle istituzioni finanziarie internazionali. A margine, il vicepresidente terrà colloqui bilaterali con il presidente dell’Azerbaigian Ilham Aliyev. Prima di arrivare a Baku, il vicepresidente Šefčovič ha dichiarato: “Sono impaziente di ricevere un aggiornamento dettagliato da parte degli operatori e dei consorzi su vari progetti del corridoio meridionale del gas, che riveste un’importanza strategica per la sicurezza energetica europea, soprattutto nella maggior parte dei casi. parti vulnerabili dell’Europa, come l’Europa sudorientale e l’Italia meridionale, tutti guadagneremo da questo “ponte” tra il mercato UE e la regione del Mar Caspio. A lungo termine, il nostro obiettivo è creare un mercato energetico paneuropeo basato sul libero scambio, sulla concorrenza e su forniture, fonti e rotte diversificate. “

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