Genova e Livorno? Complementari.Il Governo crede nello sviluppo dello scalo labronico

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Livorno, 23 ottobre 2017 – Dal canale Youtube dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, l’intervista al numero uno di Assiterminal e amministratore delegato di TDT, Luca Becce ,Livorno e Genova? Sono complementari e su questa complementarità occorre lavorare. La Darsena Europa? Se il progetto è stato salvato e finanziato dal Governo è perché si va ad investire su un porto sul quale si sono già curate le interconnessioni. Partono da qui le riflessioni che il presidente di Assiterminal e amministratore delegato di Tdt, Luca Becce, ha consegnato all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale in una lunga intervista pubblicata sul canale youtube dell’Authority (vai su: https://www.youtube.com/watch?v=usWLJ-cEKdw )

“Livorno è favorita rispetto a Genova con riferimento alle connessioni che vanno dal mercato di riferimento, ovvero la Toscana, sino alle direttrici di collegamento con le macro-aree dell’Italia e dell’Europa nord orientale. Genova, invece, è favorita nelle connessioni con l’area nord-occidentale, e lo sarà ancora di più in futuro non appena verranno completate opere infrastrutturali importanti come il Terzo Valico”, ha esordito Becce.

Per l’amministratore delegato del TDT, lo scalo labronico e il porto della Lanterna sono, insomma, “due porti che non si fanno concorrenza tra di loro, essendo deputati a servire aree differenti. Su questa complementarità sarebbe utile lavorare”.

Il numero uno dei terminalisti italiani, che crede fortemente negli effetti positivi della riforma della 84/94, si è soffermato a lungo sulle potenzialità del porto della Città dei Quattro Mori: “Il Piano Nazionale della Logistica e della Portualità ha detto chiaramente una cosa: il problema principale dei porti italiani non è la mancanza dell’offerta infrastrutturale: non ci sono poche banchine, quello che manca sono le connessioni. Il gap che abbiamo con i porti del Nord Europa è principalmente dovuto a questo: siamo ancora deficitari nella capacità di inoltro della merce a destinazione”.

E la Piattaforma Europa? “Per Livorno è un progetto fondamentale, perché si va a realizzare un’area sostitutiva rispetto a quella oggi dedicata ai contenitori”.  La posta in gioco è alta: “Livorno – ha dichiarato Becce – che è da sempre il porto del continente americano, non ha connessioni con il Far East. Occorre quindi accelerare in modo radicale lo spostamento a mare della piattaforma contenitori, come peraltro sta facendo il presidente Corsini”.

Becce è convinto di una cosa: “Se il progetto è stato salvato dal Governo è perché Livorno ha già lavorato da tempo, e prima di altri, sulle interconnessioni e sulla capacita di inoltro della merce verso i mercati di destinazione. Noi oggi abbiamo l’unico porto in Italia ad avere la connessione diretta della ferrovia con la rete nazionale”.

Non a caso, “i volumi di merce del Terminal Darsena Toscana inoltrati via ferrovia sono cresciuti in modo esponenziale in questi mesi, arrivando a rappresentare oggi il 20% del totale della merce complessivamente movimentata. Genova non arriva al 10%”.

Becce è pronto a scommettere: “la Piattaforma Europa non sarà una semplice cattedrale nel deserto, ma grazie ad essa Livorno potrà non soltanto rafforzare i nostri servizi regolari da e per l’America, ma tornare a sviluppare una capacità commerciale di relazione con il Far East”.

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