Nei negoziati in corso per il TTIP i deputati della commissione per il commercio internazionale chiedono un maggior accesso al mercato statunitense, di riformare la protezione sugli investimenti e di mantenere gli standard UE.
L’accordo UE-USA dovrebbe allargare l’accesso dell’Unione al mercato americano, ma non indebolire gli standard comunitari né il diritto di disciplinare l’interesse pubblico, secondo la risoluzione approvata giovedì dalla commissione commercio internazionale. Gli strumenti per risolvere le controversie fra investitori e gli stati dovrebbero essere riformato e migliorato, affermano i deputati.
Bruxelles, 28 maggio 2015 – Le raccomandazioni, approvate in commissione con 28 voti favorevoli e 13 contrari devono ora essere approvate dal Parlamento nel suo insieme.
Il PIL comunitario è “fortemente dipendente dal commercio e dalle esportazioni” e un accordo “ben progettato” con gli Stati Uniti potrebbe rafforzare il contributo del settore al PIL dell’UE del 15%-20% entro il 2020, poiché le industrie europee – soprattutto le piccole, medie e micro imprese – potrebbero usufruire di un mercato di 850 milioni di consumatori.
Accordo ambizioso ma bilanciato
Allo stesso tempo, i deputati evidenziano che vari studi mostrano risultati contradditori ed è pertanto difficile valutare i reali benefici del TTIP sull’economia dell’UE. Chiedono, quindi, che i negoziati siano trasparenti, al fine di raggiungere un accordo “ambizioso” ma “bilanciato”, con benefici condivisi tra gli Stati membri, che portino a un “ambiente economico efficace e propizio alla concorrenza”, senza barriere alle tariffe commerciali. Elevati livelli di protezione per i consumatori dell’UE devono essere garantiti per i dati personali, per la salute e per la sicurezza, evitando il dumping fiscale e ambientale.
Riforma della protezione degli investitori
Per i deputati, il TTIP deve porre fine alla “disparità di trattamento degli investitori europei negli Stati Uniti”, istituendo un sistema nuovo ed equo per gli investitori, per “cercare di ottenere riparazione del torto”.
Questo nuovo sistema dovrebbe essere basato sul recente documento (concept paper) relativo al sistema rivisto di protezione degli investitori, presentato il 6 maggio scorso da Cecilia Malmström, commissario per il commercio. Tale sistema, dicono i deputati, dovrebbe includere “giudici nominati pubblicamente e indipendenti”, “audizioni pubbliche” nonché prevedere “un meccanismo di appello” e infine rispettare la giurisdizione UE e nazionale. Nel medio termine, si dovrebbe istituire un tribunale pubblico per gli investimenti per risolvere le controversie con gli investitori.
Al tempo stesso, deve essere protetto il diritto di disciplinare nell’interesse pubblico, evitando inutili ricorsi.
Agricoltura: “elenco esaustivo” dei prodotti sensibili
Secondo i deputati, nonostante s’intenda eliminare tutte le tariffe doganali, i due partner dovrebbero in ogni caso negoziare una “lista esaustiva” di prodotti agricoli e industriali sensibili che potrebbe essere esentata dalla liberalizzazione commerciale oppure essere sottoposta a un periodo di transizione più esteso.
Inoltre, chiedono ai negoziatori dell’UE di inserire una “clausola di salvaguardia”, riservandosi il diritto di chiudere i mercati per specifici prodotti nel caso di ondate di importazione che potrebbero provocare gravi danni alla produzione alimentare interna.
I deputati infine chiedono alla Commissione di assicurarsi che sia sospeso il divieto statunitense sull’importazione di carne di manzo europea e sia salvaguardato il sistema europeo d’indicazione geografica.
Standard per la salute pubblica: reciproco riconoscimento
Per il controllo delle importazioni di prodotti alimentari e di piante, i negoziatori dovrebero mirare a eliminare le procedure eccessive, tramite il “riconoscimento reciproco degli standard equivalenti”. Allo stesso modo, gli standard UE dovrebbero essere salvaguardati nel caso in cui gli standard americani siano “molto diversi”, ad esempio, sul sistema di autorizzazione delle sostanze chimiche, la clonazione o i prodotti chimici per il sistema endocrino. Infine, bisogna rispettare il principio di “precauzione” in vigore nell’UE.
Incrementare l’accesso alle risorse energetiche degli Stati Uniti
Il TTIP dovrebbe abolire “le restrizioni esistenti o gli ostacoli all’esportazione dei carburanti, compresi il GNL e il petrolio greggio” tra UE e Stati Uniti, in modo che l’accordo aumenti la sicurezza energetica dell’Unione europea e riduca i prezzi dell’energia. L’accordo TTIP dovrebbe includere uno specifico capitolo dedicato all’energia, che contribuisca inoltre a mantenere gli standard ambientali dell’Unione europea e gli obiettivi per i cambiamenti climatici.
La protezione dei dati non è negoziabile
Le norme comunitarie sulla protezione dei dati non devono essere compromesse dall’integrazione degli e-commerce comunitari e statunitensi e dei mercati dei servizi finanziari. Il TTIP dovrebbe esplicitamente esonerare da qualsiasi eccezione tutte le norme UE esistenti e future in materia di protezione dei dati personali. Le disposizioni sul flusso dei dati personali potranno essere negoziate a condizione che le stesse vengano applicate “da entrambe le sponde atlantiche”.
Apertura ai mercati statunitensi dei trasporti e agli appalti pubblici
I negoziati TTIP dovrebbero rimuovere le restrizioni USA in merito all’acquisizione da parte di stranieri di servizi marittimi e aerei nonché di compagnie aeree, come il “Jones Act” o l’”Air cabotage law”, che “ostacolano di fatto l’accesso al mercato per le imprese dell’UE”. I deputati auspicano inoltre un maggiore accesso europeo ai mercati delle telecomunicazioni degli Stati Uniti.
La grande disparità nell’apertura dei mercati degli appalti pubblici deve essere risolta. Il TTIP dovrebbe realizzare un’”apertura significativa” del mercato statunitense degli appalti pubblici a tutti i livelli di governo, in modo che le imprese europee – in particolare le piccole e medie imprese – possano partecipare agli appalti pubblici statunitensi in materia di servizi di costruzione, ingegneria civile, trasporti ed energia.
I deputati chiedono inoltre ai negoziatori UE di prendere in considerazione gli interessi dell’Unione europea in vista dell’ingresso nel mercato USA per la fornitura di “servizi altamente specializzati”, come l’ingegneria e altri servizi professionali, servizi finanziari o di trasporto.
Escludere i servizi pubblici
I deputati hanno inoltre ribadito la loro volontà di escludere i servizi pubblici dal campo di applicazione del TTIP (compresi, ad esempio, acqua, sanità, servizi sociali, sistemi di sicurezza sociale e di istruzione).
Monitorare i diritti del lavoro
I negoziatori dell’UE dovrebbero insistere sul fatto che gli Stati Uniti ratifichino, implementino e facciano rispettare le otto convenzioni fondamentali dell’Organizzazione internazionale del lavoro (finora gli USA ne hanno ratificate solo due) e ricordare che l’attuazione delle disposizioni in materia di lavoro per le società USA dovrebbe essere monitorata più da vicino, coinvolgendo le parti sociali e i rappresentanti della società civile.
Maggiore trasparenza
I deputati desiderano una migliore trasparenza per quanto riguarda i negoziati TTIP, rendendo pubblico un numero superiore di testi a disposizione del pubblico e ottenendo il permesso degli Stati Uniti per rendere pubblici un maggior numero di documenti. Ribadiscono che deve essere giustificato “ogni rifiuto alla divulgazione di una proposta di negoziato” e chiedono inoltre che ad ogni parlamentare sia garantito l’accesso ai “testi consolidati” (ossia ai capitoli già concordati tra Unione europea e Stati Uniti).
Un modello globale
Un accordo tra i due maggiori blocchi economici mondiali, che già “condividono e custodiscono” principi e valori simili, ha il potenziale per stabilire norme globali, evitando che Paesi “con standard e valori diversi” assumano questo ruolo.
Prossime tappe
Il testo della commissione per il commercio internazionale deve essere approvato dal Parlamento nel suo insieme. La votazione in Plenaria è prevista per il 10 giugno (tbc).
Quando i negoziatori UE/US avranno redatto l’accordo TTIP, per la sua entrata in vigore sarà necessaria la ratifica del Parlamento europeo e del Consiglio UE.