Roma: per il crac Deiulemar di Torre del Greco, richieste pesanti condanne

deiulemar sede

Roma, 17 marzo 2013 – Pesanti le richieste di condanna avanzate del pubblico ministero Paolo D’Ovidio nell’ambito del processo penale in corso di svolgimento al tribunale di Roma sul crac della Deiulemar compagnia di navigazione, la società di Torre del Greco nella quale quasi tredicimila persone hanno investito oltre 720 milioni di euro.
Il pm ha infatti chiesto 16 anni di reclusione per i fratelli Pasquale e Angelo Della Gatta, figli di uno dei tre fondatori del gruppo armatoriale, Giovanni Battista Della Gatta. Sette anni richiesti per la sorella Micaela, sei e mezzo per la loro madre Lucia Boccia.
Tredici gli anni di reclusione proposti da D’Ovidio nei confronti dell’unico fondatore della società ancora in vita, Giuseppe Lembo. Richieste dure anche per gli eredi dell’ex amministratore unico della Deiulemar compagnia di navigazione, Michele Iuliano: otto gli anni di reclusioni proposti per
Giovanna Iuliano, cinque per Maria Luigia Lembo, vedova del “capitano”.
La sentenza di primo grado dovrebbe essere resa nota nell’udienza programmata per il 23 maggio. Il 21 marzo è invece in programma l’udienza riservata agli interventi degli avvocati degli armatori.

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