Porto Empedocle: interdetto alla navigazione una parte specchio acqueo del porto turistico di San Leone

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La Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di P. Empedocle emana l’Ordinanza n. 18/2014 relativa all’interdizione al transito di unità navali presso la porzione di ponente dello specchio acqueo all’imboccatura del porto turistico di S. Leone

Si informa che la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di P. Empedocle ha emanato l’Ordinanza n. 18/2014 del 17/06/2014, per la disciplina temporanea del transito di unità navali nel porto turistico di S. Leone (AG).
L’adozione dell’Ordinanza fa seguito ai rilievi batimetrici condotti in uno specchio acqueo di quasi 6.500 mq di superficie, presso l’imboccatura del porticciolo, con l’effettuazione di ben 256 scandagli (ognuno con una griglia di 5 mt. di lato). L’attività, che ha visto l’impiego delle motovedette CP 527 e CP 2093 della Capitaneria di Porto, insieme ad un mezzo nautico e due sommozzatori della Lega Navale di Agrigento, ha consentito di verificare lo stato dei fondali esistenti presso il canale di ingresso all’approdo turistico.
A seguito degli accertamenti è stato verificato che circa metà del canale d’accesso al porto (nella parte più vicina al molo di ponente) è caratterizzata da una profondità inferiore a 2 metri e, pertanto, non consente il transito in sicurezza di unità a vela e motore. L’Ordinanza adottata, pertanto, interdice il transito di dette unità nella metà di ponente del canale di accesso allo scalo, con una batimetrica inferiore a 2 metri, e disciplina il transito delle imbarcazioni nella metà di levante, dove i fondali variano tra 2 e 5 metri, con l’adozione di alcune prescrizioni (velocità inferiore a 2 nodi, mantenimento di una rotta allineata alla linea di mezzeria del nuovo corridoio di transito, adozione della massima cautela in occasione delle manovre). E’ inoltre fatto obbligo ai conduttori di unità navali di valutare preventivamente l’idoneità dello scafo a transitare in sicurezza nel nuovo corridoio di transito, in considerazione del fatto che i risultati dei rilevamenti non costituiscono prova della navigabilità del canale d’ingresso (in considerazione dei metodi speditivi utilizzati) e che la profondità media dei fondali rimane comunque soggetta al costante fenomeno di interrimento ed insabbiamento (peraltro variabile in funzione delle condizioni meteomarine in atto nonché della presenza di vento, corrente e marea).
L’Ordinanza è stata inoltrata ai competenti uffici della Regione Siciliana ed al Genio Civile Regionale (cui spetta di provvedere all’installazione e manutenzione presso lo specchio acqueo interessato di adeguati segnalamenti marittimi, diurni e notturni, tali da rendere identificabili alle unità in transito sia l’area interdetta alla navigazione che il nuovo corridoio di transito), ai quali è stata fin d’ora prospettata l’eventualità di procedere ad una campagna di dragaggio dei fondali. Il provvedimento è stato infine inviato alle autorità competenti all’emissione di un avviso urgente ai naviganti, per segnalare il pericolo a tutti i diportisti in transito.
L’Ordinanza n. 18/2014 è reperibile sul sito www.guardiacostiera.it/portoempedocle, dove sono altresì riportate tutte le norme emanate dalla Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di P. Empedocle per fini di sicurezza della navigazione e portuale, tutela della pubblica incolumità, protezione ambientale e polizia marittima.

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