“Il Ponte sullo Stretto, ci dicono, sarà “il più grande della storia”. Peccato che al momento sia soprattutto il più grande slogan mai costruito. Non esiste ancora un progetto esecutivo completo, i costi reali restano un mistero, ma intanto si procede con annunci trionfali e richieste di espropri. Il presidente dell’ANAC, Busia, ha lanciato un allarme chiarissimo: servono più controlli antimafia. Ma evidentemente la fretta della propaganda non lascia spazio alla trasparenza. Nel frattempo la comunità scientifica avverte: lo Stretto è una delle aree a più alto rischio sismico d’Europa. E ignorare questi dati non è solo superficiale: è irresponsabile. E poi ci sono i cittadini di Calabria e Sicilia: i primi a subire disagi, incertezze, espropri, senza garanzie concrete. Ci raccontano che il Ponte porterà sviluppo, ma oggi non c’è chiarezza sui costi, sui tempi, né sui benefici reali. C’è solo la certezza che, se il progetto dovesse naufragare, a pagare saranno come sempre i cittadini. Insomma: più che un ponte, sembra una passerella politica. Un’opera usata come bandiera elettorale, che rischia di trasformarsi in un monumento all’improvvisazione e alla propaganda. Perché un’infrastruttura che non parte da trasparenza, sicurezza e ascolto delle comunità non collega: divide”. Così in un post su Facebook la deputata siciliana del M5s Daniela Morfino.










