La Commissione europea porta avanti l’agenda sulla migrazione

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 Due settimane dopo aver presentato l’agenda europea sulla migrazione, oggi la Commissione adotta le prime proposte nell’ambito del suo approccio globale per migliorare la gestione della migrazione.

Bruxelles, 27 maggio 2015 – A seguito della terribile perdita di vite umane nel Mediterraneo del mese scorso, i leader europei hanno assunto un fermo impegno di solidarietà tra gli Stati membri per affrontare insieme le sfide migratorie. Con le proposte odierne la Commissione trasforma le parole in azioni e predispone risposte immediate e a lungo termine alle sfide migratorie dell’Europa.

Il primo Vicepresidente Frans Timmermans ha dichiarato: “Oggi la Commissione trasforma le parole in fatti. La solidarietà va di pari passo con la responsabilità. Per questo le nostre proposte esigono che le norme sull’asilo siano applicate correttamente e che gli Stati membri si adoperino pienamente per prevenire gli abusi. L’Europa deve offrire rifugio a tutti coloro che ne hanno bisogno. Ma chi cerca accoglienza senza giustificato motivo deve essere identificato rapidamente e rimpatriato nel paese di origine. Questa è una premessa fondamentale se vogliamo che le politiche di migrazione trovino accettazione da parte della società.

L’Alta rappresentante/Vicepresidente Federica Mogherini ha dichiarato: “Due settimane dopo l’adozione dell’agenda, oggi presentiamo proposte concrete di attuazione, con un obiettivo principale: salvare vite umane rapidamente e offrire la protezione dell’UE a chi ne ha bisogno: in mare, nell’UE o in paesi terzi. Per questo motivo, stiamo intensificando la nostra cooperazione con i paesi d’origine e di transito e con i paesi di accoglienza dei rifugiati, non solo per sostenere le loro capacità di asilo e di gestione della migrazione, ma anche per affrontare le cause che costringono le persone a fuggire e a emigrare: la povertà, le guerre, le persecuzioni, le violazioni dei diritti umani e le catastrofi naturali. Ieri ho discusso questi obiettivi con i ministri dello sviluppo, nel contesto della nostra riflessione sui nuovi obiettivi di sviluppo sostenibile, e ho avuto un altro scambio di opinioni con il Segretario generale dell’ONU Ban Ki Moon sulle misure organiche che vogliamo adottare.

Dimitris Avramopoulos, Commissario responsabile per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza, ha dichiarato: “Oggi la Commissione ha dimostrato che è in grado di agire con rapidità e decisione per gestire meglio la migrazione. Il meccanismo di ricollocazione e il programma di reinsediamento, insieme con il rafforzamento di Triton e di Poseidon e con il piano d’azione contro i trafficanti, sono risposte alle sfide più urgenti. Contemporaneamente stiamo avviando la consultazione pubblica sul riesame della direttiva sulla Carta blu, che ci auguriamo possa dare un prezioso contributo per trasformare questo strumento in una vera e propria carta da visita dell’Unione nella competizione globale per attirare talenti e competenze.

Oggi la Commissione europea presenta un ventaglio di misure diversificate e concrete per rispondere alle attuali sfide migratorie:

  • Ricollocazione: Meccanismo di risposta di emergenza per assistere l’Italia e la Grecia. La Commissione europea propone di utilizzare il meccanismo di risposta di emergenza ai sensi dell’articolo 78, paragrafo 3, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea. Questa disposizione, utilizzata ora per la prima volta, consentirà di creare un meccanismo di ricollocazione di emergenza per assistere l’Italia e la Grecia. Si applicherà ai cittadini siriani ed eritrei bisognosi di protezione internazionale arrivati in Italia o in Grecia dopo il 15 aprile 2015 o che arriveranno dopo l’avvio del meccanismo. Nei prossimi due anni dovrebbero essere trasferite in tutto 40 000 persone dall’Italia e dalla Grecia in altri Stati membri dell’UE sulla base di una chiave di distribuzione (cfr. gli allegati 1 e 2), pari a circa il 40% del totale di richiedenti asilo con evidente bisogno di protezione internazionale entrati in quei paesi nel 2014. La Commissione è pronta ad adottare misure analoghe qualora altri Stati membri — ad esempio Malta — si trovino anch’essi ad affrontare un improvviso afflusso di migranti. Gli Stati membri riceveranno 6 000 EUR per ogni persona ricollocata sul loro territorio.
  • Reinsediamento. La Commissione ha adottato una raccomandazione che invita gli Stati membri a reinsediare 20 000 persone provenienti da paesi non appartenenti all’UE, in evidente bisogno di protezione internazionale secondo l’UNHCR, in un periodo di due anni, sulla base di una chiave di distribuzione (cfr. l’allegato 3). Gli Stati membri che aderiscono al programma riceveranno un sostegno finanziario dell’UE pari a 50 milioni di euro per il periodo 2015-2016.
  • Un piano d’azione dell’UE contro il traffico di migranti. Il piano per il 2015-2020 prevede azioni concrete per prevenire e contrastare il traffico di migranti. Le azioni da attuare comprendono: l’elaborazione di un elenco di imbarcazioni sospette; piattaforme specializzate per rafforzare la cooperazione e lo scambio di informazioni con le istituzioni finanziarie; la cooperazione con i fornitori di servizi internet e i media sociali per individuare e rimuovere rapidamente i contenuti internet usati dai trafficanti per pubblicizzare le loro attività.
  • Linee guida per il rilevamento delle impronte digitali. Affinché il sistema europeo comune di asilo funzioni efficacemente, occorre rilevare sistematicamente le impronte digitali dei migranti al loro arrivo. I servizi della Commissione hanno pubblicato linee guida per gli Stati membri che stabiliscono un approccio basato sulle buone pratiche per il rilevamento delle impronte digitali dei richiedenti protezione internazionale al momento dell’arrivo. Gruppi addetti ai punti di crisi dell’EASO, di Frontex e di Europol lavoreranno sul terreno per condurre con rapidità le operazioni di identificazione, registrazione e rilevamento delle impronte digitali dei migranti in arrivo e valutare chi ha bisogno di protezione.
  • Una consultazione pubblica sul futuro della direttiva sulla Carta blu. La Commissione intende migliorare l’attuale sistema della Carta blu dell’UE, che mira a facilitare l’ingresso nell’UE di lavoratori altamente qualificati in cerca di lavoro ma è attualmente poco utilizzata. La consultazione pubblica invita i soggetti interessati (migranti, datori di lavoro, organizzazioni governative, sindacati, ONG, agenzie di collocamento, ecc.) a condividere le loro opinioni sulla Carta blu dell’UE e su come ritengono che possa essere migliorata.

La Commissione prende atto di un nuovo piano operativo per l’operazione Triton. Il nuovo piano operativo per un’operazione congiunta Triton rafforzata stabilisce una nuova dotazione: 10 mezzi marittimi, 33 terrestri e 8 aerei; e 121 addetti. Inoltre, il piano operativo amplia l’area geografica di Triton verso sud fino ai confini della zona maltese di ricerca e salvataggio per coprire l’area della precedente operazione italiana Mare Nostrum.

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