
Il presidente di Assomarinas, Roberto Perocchio, intervenendo il 25 marzo all’assemblea svoltasi a Marano Lagunare, ha manifestato la sua preoccupazione per il progetto di una nuova acciaieria a San Giorgio di Nogaro che, se si realizzasse, rappresenterebbe un vero pericolo per la popolazione e le imprese turistiche che si trovano nella laguna di Marano, seconda in Italia per importanza turistica
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Nel suo intervento ha commentato le pagine recentemente pubblicate sui quotidiani da parte del gruppo promotore del progetto, che riportano solo i presunti benefici occupazionali dell’opera omettendone i rischi
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Roma, 27 marzo 2023 - E’ un investimento – ha dichiarato il Presidente Perocchio – che si propone di raggiungere una produzione di 4 milioni di tonnellate che, secondo gli studi commissionati da Assomarinas, comporta emissioni da camini ed emissioni diffuse di odori e polveri, con ricadute potenziali fino a Lignano, a cui si aggiungono quelle da traffico navale. Implica dragaggi dei sedimenti lagunari, con dispersione di sedimenti inquinati, scarichi di acque reflue e di acque di raffreddamento, una profonda e progressiva modifica della laguna e della costa sabbiosa per accelerazione delle correnti, moto ondoso navale, aumento dei processi erosivi e risalita del cuneo salino. La realizzazione dell’acciaieria determinerebbe, inoltre, la produzione e gestione di centinaia di migliaia di tonnellate all’anno ( il 15 per cento dell’acciaio prodotto) di polveri derivanti dai rifiuti di processo che ammassate e movimentate all’aperto comporterebbero un inevitabile effetto dispersivo con conseguenze per la salute della popolazione, la movimentazione di milioni di tonnellate all’anno di rottami ferrosi provenienti da tutti i continenti, via terra e via mare con inevitabile compromissione, a lungo termine, delle condizioni che rendono la pesca lagunare praticabile e sostenibile, con forti ripercussioni sullo stock di molluschi e fauna ittica”.
“Sono tutte evidenze – ha concluso Perocchio – che ci inducono a sostenere quanto la realizzazione di questo polo siderurgico sia incompatibile con gli obiettivi di tutela e crescita del turismo, di protezione ambientale, di salvaguardia della biodiversità e della salute pubblica”.
L’acceso dibattito popolare sulla questione proseguirà a Lignano il 31 marzo in una nuova assemblea pubblica presso il centro civico.