FEDERAZIONE DEL MARE PARTECIPA ALL’EVENTO PRESSO IL PADIGLIONE ITALIA ALL’EXPO 2025 DI OSAKA

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Una delegazione della Federazione del Mare, in missione  presso l’Expo Universale 2025 di Osaka, il 21 e il 22 luglio ha partecipato all’evento di  due giorni organizzato dal Dipartimento delle politiche per il Mare presso il Padiglione Italia

Guidata dal Presidente della Federazione del Mare, Mario Mattioli, accompagnato da Laurence Martin, segretario generale, la delegazione era composta da Piero  Formenti, presidente di Confindustria Nautica, accompagnato da Roberto Neglia,  responsabile rapporti istituzionali, Annamaria La Civita, direttore di Assonave, Luca  Sisto, direttore generale di Confitarma, Pierpaolo Campostrini, direttore di Corila, e  dall’Avv. Francesco Saverio Lauro, membro del Comitato di geopolitica della  Federazione

Il 21 luglio è stato inaugurato dall’Amb. Mario Andrea Vattani, Commissario Generale  per l’Italia ad Expo Osaka 2025, alla presenza del Ministro Musumeci, l’allestimento  tematico marittimo del padiglione con un incontro dedicato alla competitività e  sostenibilità nelle attività marittime.

Il Presidente Mattioli è intervenuto alla sessione intitolata “Le diverse prospettive per  la valorizzazione dell’economia del mare”, insieme all’Amm. Sq. Giuseppe Berutti  Bergotto, Sottocapo di Stato Maggiore della Marina, e a Atsushi Sunami, Presidente,  “SASAKAWA Peace Foundation”.

Mario Mattioli nel suo intervento ha ribadito che il mare non separa ma unisce. Italia  e Giappone, nazioni marittime per eccellenza da sempre traggono dal mare vita,  lavoro, sapere e bellezza. “Oggi ci troviamo davanti a una nuova sfida: fare del mare  il cuore di una nuova economia, più verde, più intelligente, più equa. Una “blue  economy” che non sia solo un insieme di settori, ma una visione integrata del futuro.

Per realizzarla servono politiche lungimiranti, investimenti coraggiosi, educazione  marittima, e soprattutto cooperazione internazionale”. “L’Expo Universale di Osaka,  con la sua vocazione al dialogo tra popoli e culture, rappresenta il luogo ideale per  costruire questa alleanza – ha concluso Mattioli – A nome della Federazione del Mare  e dell’intero sistema marittimo italiano, rinnovo l’impegno dell’Italia a lavorare con il  Giappone, condividendo esperienze, competenze e progetti”.

Il 22 luglio, si è tenuto l’incontro “Celebrare il mare come fonte di conoscenza e  prosperità” moderato da Raoul De Forcade, giornalista del “Sole 24 Ore” e aperto dai  saluti istituzionali dell’Amb. Mario Andrea Vattani, Commissario Generale per l’Italia  ad Expo Osaka 2025, dell’Amb. Gianluigi Benedetti, Ambasciatore d’Italia in Giappone,

di Yoshimichi Terada, Vice Ministro per gli Affari Internazionali presso il Ministero  giapponese del Territorio, delle Infrastrutture, dei Trasporti e del Turismo, e del Sen.  Nello Musumeci – Ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare,

La valorizzazione dell’economia del mare è stata al centro degli interventi dei  rappresentanti del cluster marittimo italiano presenti all’evento.

Piero Formenti, Presidente di Confindustria Nautica, ha ricordato la leadership dell’industria nautica italiana da diporto, leader globale assoluta con il 51% degli ordini  mondiali di superyacht e primo Paese esportatore di imbarcazioni, che per questo si  sta muovendo per affrontare le sfide economiche, sociali e ambientali del prossimo  mondiale futuro. Formenti ha però sottolineato l’esigenza delle imprese di prospettive,  certezze e possibilità di pianificare e in questo contesto ha richiamato l’attenzione sui tempi di risposta delle Amministrazioni che sono fondamentali per sostenere l’impresa.  Abbiamo gli strumenti e i progetti, ma serve un contesto regolatorio all’altezza delle  sfide tecnologiche e ambientali, come per l’uso dell’idrogeno a bordo di unità da  diporto, o l’annoso problema dell’insabbiamento, che affligge oltre il 50% dei porti  turistici italiani, e l’eccesso di verifiche che strangola le imprese del noleggio.

Luca Sisto – Direttore Generale Confitarma, ha sottolineato l’esigenza di rafforzare la  competitività dell’industria armatoriale italiana tenendo conto di strategie che  consentano alle imprese di navigazione di affrontare le sfide globali e promuovere  l’eccellenza. Fondamentale in proposito la semplificazione delle norme al fine di

rilanciare la competitività della bandiera italiana nonché la risoluzione di problematiche  come quelle derivanti dall’ETS europeo che rappresenta un forte aggravio a carico  degli armatori

Annamaria La Civita, Direttore Generale di Assonave, ha parlato dell’industria navale  italiana come asset per l’autonomia strategica in un panorama futuro caratterizzato da  forte capacità di innovazione per poter affrontare i nuovi scenari, sottolineando la  centralità della navalmeccanica nel processo di decarbonizzazione del trasporto  marittimo e nel rafforzamento della competitività del sistema Paese.

Mario Mattioli, Presidente della Federazione del Mare, ha quindi parlato della blue  economy come un modello di sviluppo economico fondato sull’uso sostenibile delle  risorse marine ed è uno tra i principali settori chiave, grazie alla sua trasversalità e alla  capacità di generare valore economico, occupazionale e ambientale lungo tutta la  catena. L’Italia, che condivide con il Giappone una forte identità marittima in linea con  questa visione, riconosce nella valorizzazione della risorsa mare una leva strategica  per la crescita del sistema Paese.

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