Continua il viaggio di solidarietà di Fondazione Tender To Nave Italia con il progetto “La Nave dei Segni”

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Dal 15 al 19 luglio sulla tratta “Milazzo – Salerno” il brigantino solidale più grande al mondo sarà in navigazione con dodici ragazzi con disabilità comunicative gravi  

Nave Italia aprirà alle visite domenica 20 luglio nel porto di Salerno

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Genova - Continua il viaggio di solidarietà di Fondazione Tender To Nave Italia ETS con il progetto “La Nave dei Segni” a cura di Fondazione La Casa delle Luci con sede a Roma e a Milano. La nona tappa è in programma dal 15 al 19 luglio sulla tratta Milazzo – Salerno e ospiterà a bordo dodici giovani tra i 15 e i 30 anni con una severa disabilità comunicativa che impedisce loro di esprimersi verbalmente.

Al loro fianco in questa avventura anche sette operatori dell’équipe inclusiva e multiculturale di Fondazione La Casa delle Luci, composta da operatori sordi e udenti. Tutti i partecipanti avranno la possibilità di confrontarsi e crescere come gruppo, valorizzando al massimo la loro diversità e mettendosi in gioco.

Al rientro dai cinque giorni di navigazione, Nave Italia aprirà alle visite a tutti coloro che vorranno approfondirne le particolarità e scoprire i numerosi progetti sociali che vengono realizzati a bordo domenica 20 luglio nel porto di Salerno (dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.30). Il pubblico potrà presentarsi liberamente all’imbarco per accedere al brigantino.

La Nave dei Segni”, giunto alla sua 4ª edizione, è un progetto promosso da Fondazione La Casa delle Luci e realizzato a bordo di Nave Italia che coinvolge giovani con disabilità comunicative gravi, spesso associate ad altri deficit. Il progetto mette in relazione l’outdoor education con la metodologia della comunicazione multimodale che si avvale anche dell’utilizzo della Lingua dei Segni Italiana (LIS), con l’obiettivo di vivere e condividere un’esperienza unica e totalmente accessibile che possa determinare per il singolo e per il gruppo un importante passo avanti verso la conquista di ulteriori piccole, grandi forme di indipendenza.

Un’occasione per mettere alla prova il proprio spirito di adattamento e sperimentare una parentesi di vita autonoma lontani da casa, impegnandosi in prima persona nelle manovre marinaresche, nella scuola di nodi, nell’apertura delle vele così come nella gestione delle aree comuni e nei laboratori LISguistici attraverso cui i ragazzi potranno apprendere segni nuovi e rafforzare le loro abilità comunicative.

Fondamentale, nella Fase 1 del progetto, la realizzazione, in collaborazione con giovani che sono già stati a bordo di Nave Italia, di un glossario LIS specifico sul settore marinaresco, prezioso strumento di comunicazione tra i ragazzi e lo staff che verrà perfezionato a bordo. Post-imbarco, i ragazzi realizzeranno poi un video montaggio con i momenti più importanti della vita a bordo, testimonianza che consentirà loro di poter raccontare al rientro a famiglie e amici cosa hanno fatto e quali emozioni hanno provato.

“In questi anni, a bordo di Nave Italia, abbiamo assistito a qualcosa di straordinario: ragazze e ragazzi che al di fuori de La Casa delle Luci sono abituati a vivere isolati in un ‘buio comunicativo’ si sono trasformati in membri attivi dell’equipaggio. In un contesto inclusivo e accogliente, ogni barriera si dissolve: non esistono differenze, ma solo persone capaci, entusiaste, pronte a mettersi in gioco. – racconta Davide Bernardi, capo progetto di La Casa delle Luci. Il più grande risultato è la conquista di una nuova autonomia — fisica, emotiva e relazionale — che continua a crescere anche una volta tornati a terra”.

Le barriere linguistiche, che a terra sembrano a volte ostacoli insormontabili, qui si dissolvono nella condivisione autentica. Non serve per forza una lingua comune per sentirsi compresi, basta la volontà di ascoltare e la voglia di entrare in relazione. È in uno sguardo che rassicura, nella nascita di una relazione, nella bellezza del sentirsi parte che si trova l’unicità dell’esperienza su Nave Italia – aggiunge Angela Campo, project manager della Fondazione Tender To Nave Italia ETS.

Nell’arco della Campagna 2025, in compagnia dell’equipaggio della Marina Militare e dello staff scientifico della Fondazione, saliranno a bordo 20 realtà del terzo settore provenienti da tutta Italia per sperimentare i benefici del Metodo Nave Italia nel periodo compreso tra aprile e ottobre. Dal 19 al 21 giugno Nave Italia ha svolto per la prima volta una missione internazionale in Grecia, portando all’estero i suoi progetti di cooperazione educativa e sociale. La rotta proseguirà dal 22 al 26 luglio con l’Istituto Nautico Giovanni XXIII di Salerno: protagonisti saranno alunni a rischio di abbandono scolastico nella tratta Salerno–Gaeta. Successivamente, dal 29 luglio al 2 agosto da Gaeta a Civitavecchia, saranno a bordo adolescenti e giovani adulti con disabilità cognitive o disturbo dello spettro autistico dell’associazione “Mio fratello è figlio unico”. Ultimo viaggio prima della pausa estiva sarà dal 5 al 9 agosto sulla tratta Civitavecchia-La Spezia con “Fratelli d’A-mare”, un’iniziativa di Fondazione Ronald McDonald per ragazzi con patologie croniche e i loro fratelli, che mira a rafforzare il legame familiare e favorire la socializzazione post-ospedalizzazione.

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