
Londra, 15 luglio 2013 – La pirateria somala è scesa al livello più basso dal 2006, focalizzando l’attenzione sulla pirateria violenta e rapina a mano armata al largo della costa dell’Africa occidentale, con un’ immagine della Camera di Commercio Internazionale (ICC) e International Maritime Bureau (IMB) in una relazione difffusa oggi sulla pirateria globale.
A livello mondiale, l’IMB Piracy Report Centre (PRC) ha registrato 138 episodi di pirateria nei primi sei mesi del 2013, a fronte di 177 incidenti per il periodo corrispondente nel 2012. Sette sequestri sono stati registrati quest’anno rispetto al 20 nel primo semestre del 2012. Anche il numero di marinai presi in ostaggio e’ sceso drasticamente, fino a 127 di quest’anno rispetto ai 334 nei primi sei mesi del 2012.
Nel Golfo di Guinea, oltre ad un aumento della pirateri armata – 31 incidenti finora quest’anno, tra cui quattro dirottamenti – IMB segnala un aumento dei sequestri di persona in mare e una più ampia gamma di tipi di naviglio preso di mira. Questo è un nuovo motivo di preoccupazione in una regione già nota per gli attacchi contro le navi nel settore petrolifero e furti di gasolio da cisterne.
“C’è stata una tendenza preoccupante nel rapimento di equipaggi provenienti da navi ben al di fuori dei limiti territoriali degli Stati costieri del Golfo di Guinea”, ha detto Pottengal Mukundan, direttore della IMB, che ha monitorato la pirateria mondiale dal 1991. “Nel mese di aprile 2013, nove membri dell’equipaggio sono stati rapiti da due navi container, uno delle quali distava 170 miglia nautiche dalla costa. I pirati hanno usato naviglio veloce, alcuni dei quali erano più piccole delle navi da rifornimento off-shore dirottati dai pirati per condurre gli attacchi. Continua ad essere significativo l’allarme lanciato dal comando nave che e’ sotto -segnalazione di attacchi – un fenomeno evidenziato dalla IMB anno dopo anno. Questo impedisce che buona parte delle autorità locali siano ignare di attacchi dei pirati ed evita,in seconda battuta, un pericolo per le altre imbarcazioni a vela nella zona e che sono all’oscuro della esatta natura della minaccia. ”
Pirati armati nel Golfo di Guinea hanno preso in ostaggio 56 marinai e sono stati responsabili di tutti i 30 rapimenti di equipaggi segnalati fino ad ora nel 2013. Una persona è stata uccisa e sono stati segnalati almeno altri cinque feriti. Gli attacchi al largo della Nigeria hanno rappresentato 22 dei 31 episodi della regione e 28 dei rapimenti dell’equipaggio.
Mr Mukundan e’ stato applaudito durante la firma del codice di condotta relativo alla repressione della pirateria, rapine armate contro le navi, e illecito Maritime Activity in Africa occidentale e centrale nel giugno 2013 e sottoscritto dai capi di paesi dell’Africa occidentale e centrale.
“Questo dovrebbe essere tradotto presto in azione in mare”, ha detto. “Se questi attacchi vengono lasciati senza controllo, diventeranno più frequenti, più audaci e più violenti. Cooperazione e sviluppo di capacità tra gli Stati costieri in questa regione è la via da seguire ed e’ urgentemente necessaria per rendere queste acque sicure per i marittimi e le navi “.
Giro di vite somalo
Nel frattempo, nel Golfo di Aden e la Somalia dell’Africa orientale, sono otto episodi di pirateria di cui due con dirottamenti sono stati registrati nei primi sei mesi del 2013, con 34 marinai presi in ostaggio.
IMB attribuisce questo calo significativo alla frequenza e la gamma alle azioni delle marine militari internazionali negli attacchi da parte di pirati somali, nonché le misure preventive da parte delle navi mercantili, tra cui l’impiego di personale di sicurezza armate in base a contrati sottoscritti privatamente. Mr Mukundan ha detto: “Le marine continuano a svolgere un ruolo vitale nel garantire che la minaccia della pirateria è tenuta sotto controllo. Le due navi sequestrate sono state recuperate con l’azione navale prima che i pirati potessero portarli in Somalia. Solo le navi delle marine militari possono prendere le misure correttive dopo un dirottamento. Negare i pirati ogni successo è essenziale per una soluzione duratura per questo crimine. I pirati sono noti per essere operativi in queste acque. Nonostante la protezione temporanea prevista dai monsoni di sud-ovest in alcune parti del Mar Arabico, i resti delle minacce e delle navi sono invitati a essere vigili rispettando le migliori pratiche di gestione del settore, allorché transitano in queste acque’’.
Al 30 giugno 2013, i pirati somali tenevano 57 membri d’equipaggio per il riscatto di quattro navi. 11 marittimi dei quattro equipaggi sono stati rapiti e trasportati a terra in condizioni estreme ed in luoghi sconosciuti: 4 sono stati tenuti in prigionia dal mese di aprile 2010 e sette dal settembre 2010.
Altrove nel mondo, vengono effettuati i furti di basso livello contro le navi in porti e all’ancora. In Indonesia 48 attacchi di cui 43 verso pescherecci con la cattura di qualche membro di equipaggio ferito. Rapporto di IMB include i dettagli dei porti e ancoraggi dove gli attacchi sembrano essersi concentrati.