
Il MoU, firmato con la National Iranian Gas Company (NIGC), prevede l’avvio di discussioni in merito alla possibile collaborazione da parte di Saipem su progetti relativi a pipelines della NIGC, comprese la IGAT9 e la IGAT11, della lunghezza di 1800 km.
Questo secondo MoU segue quello firmato ieri, 25 gennaio 2016, con la compagnia Parsian Oil & Gas Development, che prevede l’avvio di discussioni relative alla possibile collaborazione da parte di Saipem nei lavori di ammodernamento e potenziamento delle raffinerie di Pars Shiraz e di Tabriz.
I MoU sono accordi preliminari e non vincolanti, pertanto non determinano alcun incremento del portafoglio ordini (backlog) della società.
Per circa i 2000 chilometri di condotte il valore della commessa dovrebbe aggirarsi ad un importo compreso tra $ 4.000.000.000 e $ 5 miliardi, secondo una fonte non identificata. L’affare apparentemente imminente non è stata, però, confermata da Saipem.
In totale le imprese italiane potrebbe rastrellare commesse fino ai 18 miliardi di dollari, compresa l’ impresa siderurgica Danieli (che non ha nulla a che vedere con Saipem) che è in linea per ricevere offerte per la costruzione di un impianto per un valore che si avvicina ai 5,7 miliardi di dollari.