
Citta’ del Capo, 29 aprile 2015 – I 21 membri dell’equipaggio di un cargo sono stati bloccati fuori Three Anchor Bay a Città del Capo dal 17 marzo 2015, sull “Agatis”. La nave era in viaggio da Myanmar e diretto in Costa d’Avorio con un carico di riso alla rinfusa, quando è stata dirottato a Città del Capo, dove è stata posta sotto sequestro. I proprietari della nave, la società indonesiana PT Meranti Bahari, in difficoltà finanziarie ha iniziato a non pagare i fornitori di servizi. L’agente di trasporto,”Acquarius Maritime PTE Ltd” da Singapore e un fornitore di servizi negli Emirati Arabi Uniti ne hanno chiesto il sequestro perche’ la societa armatrice non ha pagato il dovuto, così la nave e sta sequestrata e fatta ancorare fuori dal porto. A rutto questa situazione se ne e’ aggiunta un’altra: l’ ”Acquarius Maritime” ha anche omesso di pagare l’equipaggio per mesi, che ha firmato per la nave nel novembre 2014. Gli stipendi di dicembre erano già in ritardo, gli stipendi di gennaio erano nuovamente in ritardo. Questa è stata anche l’ultima volta che hanno ottenuto gli stipendi. Non hanno avuto l’acqua per fare il bucato da un mese, l’acqua potabile è imbevibile e non c’era abbastanza acqua per irrigare i servizi igienici. C’e’ spazzatura di due mesi a bordo. L’equipaggio ha contattato la Federazione trasporto internazionale (ITF), ma quando l’ispettore dell’ ITF ,Cassiem Augusto, e salito a bordo, e’ dovuto andare in tribunale con gli l’avvocati marittimi Alan Goldberg e da Rose Street per ottenere ha trovato a bordo condizioni orribili. L’unico modo per cui l’equipaggio poteva tornare a casa in questo momento sarebbe stato quello di fittare una barca per portarli in porto, e poi organizzare il pagamento dei biglietti ed il dovuto per il loro ritorno di nuovo in India. Ma poiche non sono stati pagati, nessuno degli uomini a bordo e’ in grado di farlo. L’ “Agatis” non poteva entrare nel porto perché non c’era ovviamente nessuno che avrebbe preso la responsabilità per le operazioni di attracco e altre tasse. Mentre il processo legale segue il suo corso, a tutto l’equipaggio non resta che aspettare il corso della giustizia.Nel frattempo la nave e’ stata messa in vendita.