Torre del Greco,tavolo del mare(riunito il comparto pesca)illustrate nuove norme contro la pesca illegale:sanzioni fino a 150mila euro

torre del greco edificio guardia costiera

 

  SICUREZZA INFRASTRURALE DEI PORTI e FERMO PESCA 

Torre del Greco, 25 agosto 2016 – Si è svolta stamani presso la Capitaneria di Porto di Torre del Greco una importante riunione del Comparto Pesca del Compartimento Marittimo di Torre del Greco cui hanno preso parte rappresentanti delle varie categorie lavorative, sindacali ed imprenditoriale del settore della pesca professionale, nonché delle associazioni, sodalizi, circoli della pesca sportiva

Nel corso della stessa sono state affrontate le seguenti, specifiche problematiche di un settore che seppur caratterizzato da riconosciute potenzialità, vive un momento di profonda evoluzione alla luce della sempre più spinta professionalizzazione e connotazione imprenditoriale ad esso richiesta dal rinnovato assetto di norme di derivazione unionale volte a realizzare un criterio di filiera allargata dove l’unità da pesca e per essa l’impresa armatrice, ne costituisce “in primis” il primo e più delicato anello:

  • prossimo fermo Temporaneo pesca previsto dal 17 settembre sino al prossimo 16 ottobre;

  • problematiche infrastrutturali di porti ed approdi;

  • nuovo regime sanzionatorio contro la pesca illegale

Circa gli aspetti di sicurezza e di carenza infrastrutturale che da sempre hanno costituito problematiche di notevole rilevanza ai fini dell’esercizio stesso dell’attività filiera è da registrarsi – all’esito del intenso e proficuo percorso di interazione istituzionale sviluppato da parte della Capitaneria di porto corallina con l’Assessorato ai Trasporti e Viabilità della Regione Campania – l’avvio in data 4 luglio 2016 del piano degli interventi infrastrutturali di messa in sicurezza e manutenzione dei porti di Torre del Greco, Portici e dell’Approdo della Favorita di Ercolano finalizzati per l’appunto a garantire l’utilizzo delle risorse portuali all’insegna della salvaguardia della pubblica e privata incolumità, nonché la realizzazione di maggiori opportunità di sviluppo degli indotti di filiera e dei territori stessi.

Di particolare rilievo altresì la tematica legata al nuovo regime sanzionatorio in materia di pesca e acquacoltura. introdotto dall’articolo 39 della legge 28 luglio 2016, n.154 (pubblicata in Gazzetta Ufficiale Serie Generale, n.186 del 10 agosto 2016) recante deleghe al Governo e ulteriori disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione e competitivita’ dei settori agricolo e agroalimentare, nonche’ sanzioni in materia di pesca illegale.

Tra le novità più importanti oggetto di specifico approfondimento e illustrazione da parte della Guardia Costiera corallina delle nuove disposizioni entrate proprio oggi in vigore si segnala la depenalizzazione della pesca/commercializzazione/somministrazione di prodotto ittico sottomisura (cosiddetto “novellame”); detta condotta illecita, secondo le nuove regole, sarà punita con una sanzione amministrativa pecuniaria, progressiva compresa tra 1.000 e 75.000 euro. La sanzione è raddoppiata nel caso in cui la violazione abbia come oggetto le specie ittiche tonno rosso e pesce spada.

Inasprite, inoltre, le sanzioni per la pesca sportiva nel caso di cattura giornaliera di prodotto eccedente i 5 kg: «Infatti prosegue la nota i nuovi importi partono da un minimo di 500 euro fino ad arrivare a un massimo di 50.000 euro.

Anche in questo caso è previsto un raddoppio della sanzione qualora la violazione riguardi tonno rosso o pesce spada. L’applicazione delle predette sanzioni sarà comunque effettuata secondo criteri di proporzionalità. Infatti, la nuova legge ha introdotto degli scaglioni di peso del pescato, in modo da commisurare l’importo da pagare alla gravità dell’infrazione».

Le nuove norme colpiscono anche i commercianti che acquistino prodotti della pesca sportiva: «Al riguardo è prevista la sanzione della sospensione dell’esercizio commerciale da 5 a 10 giorni lavorativi a carico del trasgressore.

Sospensione della licenza di pesca da 3 a 6 mesi (e in caso di recidiva, la revoca), invece, a carico del titolare dell’impresa di pesca qualora le violazioni abbiano ad oggetto tonno rosso e pesce spada».

Tale rinnovato quadro previsionale potrà costituire ulteriore strumento di contrasto all’esercizio della pesca di frodo che nel solo ultimo semestre ha fatto registrare da parte della stessa Guardia Costiera di Torre del Greco, attraverso la propria costante azione di controllo preventivo e di repressione condotta lungo le acque compartimentali del “Miglio d’oro,” i seguenti risultati:

  • Oltre 5 (cinque) tonnellate circa di pescato sequestrato (Datteri di mare. Tonno Rosso, Salmone, Alici, Gasteropodi, Molluschi bivalvi, Pesce spada, Spigole, Orate, Sogliole, Merluzzo, Astici, Pesce Congelato vario);

  • 46 illeciti amministrativi rilevati (mancanza di elementi di tracciabilita’ del prodotto; errata o mancanza di etichettatura, mancanza del numero ce per gli stabilimenti di produzione ecc.) Per un totale complessivo di sanzioni irrogate di oltre euro 55.000;

  • 21 sequestri amministrativi eseguiti;

  • 31 notizie di reato accertate ed altrettante persone deferite all’Autorita’ Giudiziaria;

  • 31 sequestri penali per prodotti ittici in cattivo stato di conservazione o immessi sul mercato sotto taglia minima;

  • oltre otto chilometri di reti da pesca illegali e decine di attrezzi illeciti sequestrati .

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