Tassazione equa: l’UE aggiorna l’elenco di giurisdizioni fiscali non cooperative

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Bruxelles, 12 marzo 2019 – I ministri delle finanze dell’UE hanno aggiornato l’elenco UE delle giurisdizioni fiscali non cooperative sulla base di un intenso processo di analisi e di dialogo guidato dalla Commissione. L’elenco si è dimostrato altamente efficace, poiché molti paesi hanno modificato la propria legislazione e i propri sistemi fiscali per conformarsi alle norme internazionali.

Nell’ultimo anno la Commissione ha valutato 92 paesi sulla base di tre criteri: trasparenza fiscale, buona governance e attività economica reale, nonché un indicatore, l’esistenza di un’aliquota dell’imposta sulle società pari a zero. L’aggiornamento di oggi dimostra che questo processo chiaro, trasparente e credibile ha portato a una vera svolta: 60 paesi hanno preso provvedimenti riguardo alle preoccupazioni della Commissione e più di 100 regimi nocivi sono stati eliminati. Inoltre, l’elenco ha inciso positivamente sulle norme di buona governance fiscale concordate a livello internazionale.

Sulla base del censimento della Commissione, oggi i ministri hanno inserito nella lista nera 15 paesi. Di questi, 5 non hanno assunto alcun impegno da quando è stata adottata la prima lista nera nel 2017: Samoa americane, Guam, Samoa, Trinidad e Tobago e Isole Vergini degli Stati Uniti. Altri 3 paesi che figuravano nell’elenco del 2017 erano stati spostati nella lista grigia in seguito agli impegni assunti, ma devono essere nuovamente inseriti nella lista nera per non aver dato seguito agli impegni annunciati: Barbados, Emirati arabi uniti e Isole Marshall. Altri 7 paesi sono stati spostati oggi dalla lista grigia alla lista nera per lo stesso motivo: Aruba, Belize, Bermuda, Figi, Oman, Vanuatu e Dominica.Altri 34 paesi continueranno a essere monitorati nel 2019 (lista grigia), mentre 25 paesi del censimento iniziale sono stati rimossi dalla lista nera.

L’elenco UE dei paradisi fiscali è un vero successo europeo.Ha contribuito in maniera determinante alla trasparenza e all’equità fiscale su scala mondiale , ha dichiarato Pierre Moscovici, Commissario responsabile per gli Affari economici e finanziari, la fiscalità e le dogane. Grazie a questo censimento, decine di paesi hanno abolito regimi fiscali dannosi e si sono conformati alle norme internazionali in materia di trasparenza ed equità fiscale. I paesi che non si sono conformati sono stati inseriti nella lista nera e dovranno affrontarne le conseguenze. Stiamo innalzando il livello di buona governance fiscale a livello mondiale ed eliminando le opportunità di abuso fiscale.” 

L’elenco UE ha portato a cambiamenti nelle pratiche fiscali a livello mondiale che sarebbero stati inimmaginabili solo alcuni anni fa. Concepita dalla Commissione e concordata dagli Stati membri per la prima volta nel dicembre 2017, la lista nera è uno strumento comune per affrontare i rischi di abuso fiscale e concorrenza fiscale sleale a livello mondiale. Il processo è equo, in quanto i miglioramenti vengono resi visibili nell’elenco, e ha stimolato la trasparenza grazie alla pubblicazione online delle lettere d’impegno dei paesi. Il processo di inserimento nell’elenco dell’UE ha anche creato un quadro per il dialogo e la cooperazione con i partner internazionali dell’UE, per risolvere le preoccupazioni relative ai loro sistemi fiscali e discutere di questioni fiscali di reciproco interesse. Il censimento sarà rafforzato con criteri di trasparenza più vincolanti da rispettare e l’aggiunta di tre paesi del G20 al prossimo esercizio, ovvero Russia, Messico e Argentina.

Per quanto concerne le conseguenze, gli Stati membri hanno concordato una serie di contromisure che possono scegliere di applicare nei confronti dei paesi inclusi nell’elenco, tra cui il rafforzamento di audit e controlli, ritenute alla fonte, requisiti speciali in materia di documentazione e disposizioni antiabuso. La Commissione continuerà a sostenere gli Stati membri nell’elaborazione di un approccio più coordinato alle sanzioni per l’elenco dell’UE nel 2019. Inoltre, le nuove disposizioni della legislazione dell’UE vietano che i fondi dell’UE possano transitare o essere canalizzati attraverso entità situate in paesi che compaiono nella lista nera in materia fiscale.

Prossime tappe

L’elaborazione dell’elenco dell’UE è un processo dinamico che continuerà nei prossimi anni.

  • Una lettera sarà inviata a tutte le giurisdizioni inserite nell’elenco dell’UE per spiegare la decisione e le misure da adottare per essere cancellati dallo stesso elenco.
  • La Commissione e gli Stati membri (nel gruppo “Codice di condotta”) continueranno a monitorare le giurisdizioni, che hanno tempo fino alla fine del 2019/2020 per conformarsi, e a valutare l’eventuale inclusione di altri paesi nell’elenco dell’UE.
  • La Commissione proseguirà il dialogo aperto e l’impegno con le giurisdizioni interessate per fornire assistenza tecnica e chiarimenti ove necessario, nonché per discutere di tutte le questioni fiscali di interesse comune.

Per ulteriori informazioni

Elenco comune dell’UE delle giurisdizioni dei paesi terzi a fini fiscali

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